In Italia, i prezzi delle case continuano ad aumentare. A portare alla luce questo dato ci ha pensato, lo scorso mese, l’Osservatorio semestrale di uno dei più celebri portali di annunci immobiliari in Italia. Nel corso del primo semestre dell’anno in corso, è stato possibile parlare di un incremento pari a circa il 5%. Sono cresciuti ancora di più i canoni di affitto, per i quali si parla di un aumento del 7%.
A essere preceduto da un segno positivo è anche il numero relativo alla richiesta di case da acquistare sul territorio nazionale. Si parla, sempre guardando ai dati dei primi sei mesi dell’anno in corso, di un incremento a dir poco interessante, pari al 16%.
Per contro, invece, si può notare una riduzione dell’interesse nei confronti delle locazioni, caratterizzato, invece, da una perdita di quota del 6% se si osservano i dati delle principali città italiane.
Diversa, invece, è la situazione nei centri urbani più piccoli, dove si parla di un segno positivo, associato per la precisione al numero 3,3.
Gli esperti che hanno commentato questi dati sono tutti concordi sulla possibilità di parlare di un cambiamento drastico rispetto al periodo in cui lo scenario internazionale era dominato dall’incertezza economica e dalle criticità causate dal rialzo dei tassi di interesse.
In quella congiuntura, molte persone hanno deciso di virare verso l’affitto o di mettere in pausa la ricerca di casa. La situazione è oggi molto cambiata e, secondo previsioni recentissime, si attendono, per settembre e dicembre, tagli dei tassi da parte della BCE.
Già con i tagli che si sono verificati nei mesi scorsi, tantissimi italiani hanno ripreso la ricerca di un immobile da acquistare adatto alle proprie esigenze (se sei alla ricerca di annunci di qualità, vai su www.immobiliovunque.it per avere più info al riguardo).
Alla luce di ciò, è normale farsi domande sui prezzi delle case in Italia. Attualmente, nelle grandi città la media è di 3400 euro al metro quadro. Spostando l’attenzione verso i centri urbani di dimensioni più contenuti, si può trovare, invece, una quotazione media pari a 1900 euro.
Tutti gli indicatori relativi alle compravendite immobiliari in Italia sono in positivo, non solo i numeri relativi alla ricerca di case. Si parla di crescita, infatti, anche per lo stock disponibile, che nel corso dei primi sei mesi di quest’anno è aumentato di oltre il 21%.
Per amor di precisione, è il caso di ricordare che questo dato è cresciuto, nelle varie zone dello stivale, a velocità tra loro molto diverse.
In merito a questa tendenza, si può notare il ruolo trainante delle Regioni del Sud e delle isole, lo stesso si può dire del centro. Le Regioni settentrionali, invece, viaggiano a un ritmo decisamente più contenuto.
Nell’attuale periodo di crisi, si parla molto anche dell’accessibilità del mercato immobiliare. Sempre sulla base dei dati relativi al primo semestre del 2024, chi ha intenzione di acquistare casa da solo può, con lo stipendio medio in Italia, permettersi poco più del 28% degli immobili disponibili sullo scenario nazionale.
Pure in questo caso, si possono trovare diverse differenze a seconda delle zone e della tipologia di centro urbano. In quelli grandi, per esempio, l’accessibilità - tecnicamente chiamata in causa come affordability - è aumentata in maniera più accentuata, con un incremento del 2,1% nel primo semestre dell’anno.
Osservando i dati in merito nei centri urbani più popolosi, si può invece notare una sostanziale stabilità, con un aumento dello 0,3% nel primo semestre 2024 e dello 0,6 su scala semestrale.