Le aste immobiliari hanno da sempre suscitato grande curiosità, soprattutto fra coloro che sognano di mettere a segno il “colpo” della vita, acquistando un immobile a condizioni economiche vantaggiosissime. Ma nella realtà può accadere che un simile sogno si avveri? E come funziona un’asta, quali reali opportunità può riservare e quali possibili “ostacoli” può nascondere sul suo cammino? A “guidare” chi volesse partecipare a un’asta immobiliare, scoprendo luci e ombre di questo particolarissimo mondo, è Gaetano d’Andrea, avvocato e mediatore civile, vice presidente di Asppi, l’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari di Bergamo, consulente di Fimaa Bergamo e componente del Centro Studi Anaci di Bergamo. Fornendo informazioni preziosissime (per esempio sul “reale” ammontare dei costi, che oltre al prezzo di aggiudicazione prevedono il versamento di un’ulteriore somma a titolo di fondo spese, o, ancora, sui possibili “rischi nascosti” da verificare, come per esempio l'eventualità che ci siano oneri condominiali eventualmente non corrisposti per la gestione precedente e per quella in corso o, ancora, che l'immobile sia occupato e possa essere necessario dover sostenere i costi di una procedura esecutiva per la liberazione coattiva dell’immobile) ma anche altrettanto preziosi consigli. Un esempio? “Farsi assistere da un professionista che sia in grado, già attraverso la lettura della perizia, di poter valutare la convenienza all’acquisto”. Ma anche comportarsi “cose se si fosse al Casinò”. Consiglio quantomeno “colorito”? Niente affatto vista la “spiegazione”: “autoimporsi una spesa massima per non correre il rischio di farsi trascinare in un vortice di rialzi?”.
Per proseguire la lettura: