Il diritto reale di superficie permette al titolare di edificare e di mantenere sul suolo altrui o nel sottosuolo altrui, una propria costruzione (art.952 comma 1 e 955 c.c.).
Il titolare del diritto di superficie diviene proprietario della costruzione e gode del diritto reale di superficie sul suolo altrui.
Il diritto di superficie può essere costituito a tempo determinato o in perpetuo, nel primo caso quando scade il termine il diritto si estingue e il proprietario del suolo acquista anche la proprietà della costruzione.
Nel caso di perimento della costruzione il superficiario conserva il diritto di ricostruirla, salvo che al momento della costituzione del diritto di superficie non si sia convenuto diversamente con il proprietario.
Il diritto di superficie si estingue per effetto del non uso protratto per venti anni (art. 954 4 comma c.c.).
Il diritto reale di superficie può costituire una soluzione interessante per diverse tipologie di situazioni. Ad esempio, può essere utilizzato per realizzare grandi progetti urbanistici, per valorizzare terreni abbandonati o per incentivare la costruzione di strutture pubbliche o private.
In conclusione, il diritto reale di superficie è una figura giuridica che attribuisce al superficiario il potere di utilizzare, fruire e disporre di un terreno o di una parte di esso, senza esserne il proprietario. Questa figura può essere di grande utilità per sfruttare al meglio i terreni, riducendo i costi di acquisto e consentendo la realizzazione di nuovi progetti.